GIOVaAGRI

Oggetto

Gioventù in opera verso l’Autonomia attraverso l’Agricoltura: Un modello di agricoltura sociale basato sull’alternanza scuola-lavoro

Partenariato
  • Ditta Individuale Attilio Moretti – Ruolo Capofila
  • Soc. Agr. Fondi Rustici Montelabate
  • Società agricola Maridiana srl
  • Azienda agricola della valle del Tevere di Lazzara Veronica
  • Società agricola Kebio srl
  • Cooperativa sociale ASAD
  • Università degli Studi di Perugia - Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali (DSA3)
Obiettivi

Il progetto si colloca all’interno del contesto normativo e socio culturale che promuove interventi a sostegno dell’inclusione sociale e dello sviluppo delle autonomie di giovani con disabilità (16-22 anni), sviluppando percorsi individualizzati di apprendimento extrascolastico e tirocini in contesti lavorativi agricoli. Il progetto si pone i seguenti obiettivi:
1. Individuazione di accordi di partenariato e relazioni organizzative per la nascita e lo sviluppo di fattorie sociali
2. Progettazione e realizzazione delle attività e dei metodi di lavoro in agricoltura sociale
3. Progettazione dei metodi di valutazione dei progressi ottenuti nel comportamento e nella relazione dei soggetti integrati nelle fattorie sociali. Produzione di software di valutazione. Condivisione e implementazione di strumenti
4. Valutazione della sostenibilità economica in termini di reddito aziendale e di costi-benefici sociali
5. Valutazione della riduzione della spesa pubblica per il sociale
6. Iniziative per la sensibilizzazione ad un consumo responsabile e individuazione di Alternative Food Network.
7. Strumento di formazione: Corso E-Lerning sull’agricoltura sociale: imprenditore agricolo, operatori sociali, medici delle ASL, case manager di AS

Attività

Prima fase: Stato dell’arte e analisi dei fabbisogni

  • Attività 1 – Creazione del partenariato;
  • Attività 2 – Analisi del contesto delle aziende agricole sociali, analisi dei bisogni, studi di progettazione del modello di gestione, individuazione del target, dei ruoli e delle responsabilità dei partner, analisi delle migliori pratiche presenti sul territorio nazionale- internazionale, sintesi delle informazioni disponibili dalle attività di ricerche esistenti;
  • Attività 3 – Individuazione dei giovani (16-22 anni) con disabilità e studio dei singoli casi, per la definizione di uno specifico percorso di attività.

Seconda fase: Sperimentazione del Progetto pilota

  • Attività 4 – Sperimentazione presso le aziende agricole con: Inserimento dei ragazzi nelle attività agricole delle aziende svolte in campo su diverse coltivazioni (olivo, vite, seminativi, ecc); Organizzazione e gestione dei laboratori ergo terapeutici (servizio di accoglienza, ristorazione, sala, reception, etc.); Organizzazione di  visite guidate e percorsi naturalistici nell’ambito delle principali attrattive locali (beni storici, architettonici, religiosi, ambientali e paesaggistici ecc).

Terza fase: Monitoraggio del modello sperimentale ed elaborazione di una best practice

  • Attività 5 – Messa a punto di un sistema di monitoraggio del target e delle loro famiglie attraverso il metodo della “Matrice ecologica per il benessere e la qualità di vita delle persone”;
  • Attività 6 – Studio del modello sulla base dei dati qualitativi e quantitativi raccolti nel corso delle attività sperimentali e creazione di una best practices;
  • Attività 7 – Attività di promozione e divulgazione del progetto, delle attività intermedie e dei risultati finali;
  • Attività 8 – Attività connesse agli adempimenti di Bando.