GO.BIO – BIOAGRICOLTURA, INNOVAZIONE, ORGANIZZAZIONE

Oggetto

II progetto di trasferimento d’innovazione intende affrontare il fabbisogno legato alla ben nota posizione di debolezza che i produttori agricoli umbri hanno all’interno della catena del valore che dal campo e dalla stalla porta i prodotti sul tavolo del consumatore, anche in agricoltura biologica.

 

Refernte Tecnico: Luca Girolamo Stalteri
Costo: 576.771,55
Durata: 3 annualità
Partenariato
PRO.BIO. Associazione Produttori Biologici Umbri pro.bio@pec.it Azienda Alberti Guido Az Agr. e Agriturismo Faro Rosso di Faccenda Francesca Az. Agr. Casabionda di Pandolfi Pietro Antonio Az. Agricola “Casale Perla” di Severini Perla Massimo Az. Agr. Dolci Giuseppina Soc Agr Semplice Az. Agr Bacci Noemio Berna Fabio Mario Ciri Fabio Azi. Agricola Le Due Torri Fasola Bologna Alfredo Az. Foglietti Enrico La semente Società Agricola Cooperativa Sociale di tipo B Az. Lottanti Francesca Manca Maria Assunta (Su Nuraghe) Petruzzi Agricoltura Naturale di Petruzzi Paolo Società Agricola Moretti Omero Società Semplice Società Agricola 1901 società semplice di Pierfrancesco Pennazzi Stalteri Luca Girolamo Traversini Giacomo Agriturismo Il Margine Microcosmo Molini Popolari Riuniti Ellera Umbertide Soc. Coop Arl Gruppo Grifo Agroalimentare S.a.c. Firab (Federazione Italiana Ricerca Agricoltura Biologica e Bio Dinamica) Impresa Verde AIAB Umbria CIA Umbria Sevizi srl PRS srl CESAR PA Evolution srl All Food Cooperativa La Torre Università degli Studi di Perugia - Dipartimento di Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari (DSA3) e Dipartimento di Ingegneria (DI)
Descrizione

L’Agricoltura Biologica – metodo di produzione riconosciuto dall’Unione europea da quasi 30 anni – è chiamata a rafforzare un ruolo di trasparenza, riconoscibilità, salubrità, e per far questo il produttore deve essere messo nelle  condizioni di fornire ai prodotti un moderno collegamento con gli utilizzatori (distributori e consumatori) con visibilità e trasparenza circa la tecnica produttiva, tramite la rintracciabilità di filiera, intrinseca nel sistema di controllo del biologico e rafforzata dalla blockchain.
A tal fine, le imprese del settore biologico devono innovare il sistema produttivo e distributivo, sia per la filiera corta che per la filiera lunga, tramite il trasferimento dell’innovazione tecnica, proveniente dalla ricerca, direttamente in campo.
La filiera corta va costruita tra i produttori, le locali strutture di stoccaggio e commercializzazione (perfettamente in grado di competere con le equivalenti realtà del centro nord in termini di offerta economica e servizi).

La filiera lunga va innovata con nuove soluzioni tecnologiche per il trasferimento delle informazioni al consumatore finale.

Obiettivi
  • Il progetto si propone di trasferire su scala aziendale, tecniche innovative basate sulla consociazione, sulle colture di copertura e sull’impiego di biostimolanti al fine di ottenere dei vantaggi in termini di miglioramento delle rese in quantità e qualità e riduzione dell’impatto sull’ambiente.
  • Aumento la biodiversità aziendale, lo sviluppo, per selezione naturale e antropica, di materiali con specifico adattamento aziendale e una riduzione dei costi aziendali per l’acquisto delle sementi nell’arco del progetto.
  • garantire la provenienza territoriale e la qualità degli alimenti, rivisitando menù sulla base delle tabelle merceologiche.
  • Nel settore dei trasporti, il progetto ha l’obiettivo di realizzare, su una flotta campione di veicoli di trasporto delle aziende partecipanti, un sistema prototipale di monitoraggio dei viaggi volto sia all’efficientamento dei percorsi e alla riduzione dei consumi, sia ad esigenze specifiche dei prodotti alimentari biologici quali la riduzione dei tempi di trasporto, il monitoraggio delle temperature, e la certificazione sia dei percorsi seguiti sia delle condizioni (ad es. la temperatura) in cui i prodotti hanno viaggiato.
Attività
  • Innovazioni tecniche in fase agricola (con opportune tecniche colturali)
    Adozione (su scala aziendale) di tecnologie, che mirano ad incrementare l’intensificazione ecologica dei sistemi colturali stimolando i naturali processi di assorbimento e tolleranza alle avversità delle colture, rappresenta una sfida molto importante per il futuro dell’agricoltura biologica.
  • Innovazioni tecniche in fase agricola (con opportuno materiale genetico)
    Le varietà oggi impiegate in AB sono varietà sviluppate per sistemi convenzionali. L’impiego di nuove varietà e specie specificatamente create per AB da DSA3-UNIPG e in grado di evolvere seguendo le pressioni selettive umane e ambientali è pertanto altamente innovativo.
  • Innovazioni organizzative nelle relazioni di filiera
    Il progetto prevede di rivedere il modello di ristorazione collettiva umbro attuale sia in termini di efficienza nutrizionale, sia in termini di offerta produttiva regionale e di riorientare i consumi. Intende mettere a valore le quantità eleggibili dell’offerta regionale da parte di produttori e trasformatori, rivisitando i menù anche in termini di sostituibilità degli alimenti di provenienza extra regionale con quelli di provenienza regionale.
  • Innovazioni tecnologiche nella tracciabilità.
    I sistemi di tracciamento dei veicoli stradali di trasporto sono per lo più destinati al controllo a fini contabili, all’efficientamento e riduzione dei consumi, o a funzioni di antifurto/soccorso. In questo progetto il tracciamento dei trasporti è finalizzato specificamente alla tracciabilità dei prodotti alimentari del settore biologico, permettendo di documentare e certificare gli spostamenti.